29/06/2021
La Cassazione mette indietro le lancette sull’abuso
Pericoloso dietrofront giurisprudenziale sull'abuso del diritto. Con due pronunce (sentenza 17827/21, depositata il 22 giugno, e ordinanza 17743/21, depositata lo stesso giorno), la Cassazione ha sostanzialmente ripudiato tutta l'evoluzione - normativa e non solo – che c'è stata negli ultimi tempi sull'abuso. Con sentenza 17827/21, la Corte è tornata a sovrapporre i concetti di evasione e di elusione, ma ha anche nuovamente evocato lo spettro della causa concreta dell'operazione, che tanto ha “fatto presa” nell'erronea interpretazione dell'articolo 20 del registro.
Il caso è sostanzialmente questo: la società A aveva eseguito delle prestazioni di servizi nei confronti della società B. A e B sono partecipate dagli stessi soggetti (e il socio di maggioranza di entrambe è la stessa persona fisica). La società B, invece di pagare le prestazioni alla società A, concedeva un prestito alla stessa società A, guarda caso per lo stesso importo delle prestazioni ricevute. In questo modo la società A non aveva emesso fattura nei confronti di B.
Per la Corte, «la necessità di apprezzare l'operazione nella sua essenza, per privilegiarne l'intrinseca natura e gli effetti giuridici rispetto al titolo e alla forma apparente, comporta che gli stessi concetti privatistici di autonomia negoziale finiscono per regredire, di fronte alle esigenze antielusive, a semplici elementi della fattispecie tributaria».
Tuttavia, nonostante tutte le digressioni, qui la questione è banalmente riconducibile all'evasione. L'abuso del diritto non c'entra proprio nulla. Si è trattato di una dissimulazione bella e buona, che l'ufficio poteva smascherare anche attraverso presunzioni semplici, purché in presenza di elementi gravi, precisi e concordanti, che qui – a dire la verità - ci stanno tutti.
L'altra pronuncia è l'ordinanza 17743/21, attraverso la quale, in presenza di un vantaggio fiscale ritenuto legittimo (dalla stessa Corte), poi vengono nuovamente rievocate le valide ragioni economiche sottostanti alle operazioni compiute. Il caso è quello di una Sas trasformata in Srl che aveva conseguito un'importante plusvalenza derivante dalla cessione di due fabbricati. La società aveva anche optato per il consolidato, compensando il reddito conseguito (dato anche dalle plusvalenze realizzate) con la perdita della controllata. La Cassazione, in prima battuta, afferma che le operazioni poste in essere sono legittime e «hanno comportato un risparmio d'imposta considerevole». [...]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dario Deotto
Ultime News
Archivio News
202120202019201820172013

Questo sito web utilizza i cookie
Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi.
Necessari
Statistiche
Impostazioni cookie
Necessari
Questi cookie sono richiesti per le funzionalità di base del sito e sono, pertanto, sempre abilitati. Si tratta di cookie che consentono di riconoscere l'utente che utilizza il sito durante un'unica sessione o, su richiesta, anche nelle sessioni successive. Questo tipo di cookie consente di riempire il carrello, eseguire facilmente le operazioni di pagamento, risolvere problemi legati alla sicurezza e garantire la conformità alle normative vigenti.
Statistiche
I cookie statistici aiutano i proprietari del sito web a capire come i visitatori interagiscono con i siti raccogliendo e trasmettendo informazioni in forma anonima.