17/05/2021
Patrimoniali: attenti a quelle nascoste
Una cosa è (quasi) certa: l’agognata riforma fiscale non introdurrà alcuna forma di tassazione patrimoniale, considerata l’alea di avversità che questa tipologia di imposizione evoca. Eppure, attualmente, si ammettono forme di tassazione che hanno chiaramente natura patrimoniale.
Ma guai solo a citarle, le imposte patrimoniali. L’idea di fondo è che queste andrebbero a gravare sul patrimonio derivante da un reddito già tassato, cioè ad aggiungersi a quelle che già colpiscono il reddito. Premesso che questa impostazione poggia sulla considerazione che reddito e patrimonio risultino entità omogenee – e ciò non è vero – andrebbe perlomeno annotato che oggi gran parte dei redditi vengono tassati con aliquote proporzionali (si pensi alle rendite finanziarie) e non progressive, che certamente premiano chi detiene maggiori patrimoni (a parità di rendimenti, la sostitutiva del 26% avvantaggia, in confronto all’aliquota progressiva Irpef, chi ha grandi patrimoni con un risparmio, rispetto al piccolo “detentore”, fino quasi a due terzi delle imposte altrimenti dovute).
Nel vigente ordinamento, a ogni modo, convivono imposte tipicamente patrimoniali e tributi con profili di contiguità con esse (cosiddette cripto-patrimoniali).
Nella prima categoria rientra a pieno titolo l’Imu che colpisce il solo patrimonio immobiliare. Questa imposta ha due principali criticità: la base imponibile, che è determinata su rendite catastali oramai vecchie e inattendibili; e il fatto che la tassazione avviene al lordo delle passività gravanti sugli immobili. Un fabbricato il cui valore è totalmente assorbito da un mutuo sconta l’imposta nella stessa misura di un immobile libero da passività.
Patrimoniale complementare all’Imu (con cui condivide molte regole) è l’Ivie: l’imposta sugli immobili detenuti all’estero.
Vi è poi l’imposta di bollo sui prodotti finanziari detenuti in Italia e all’estero, anch’essa con tutte le caratteristiche dell’imposizione patrimoniale pura, poiché colpisce la giacenza e il valore degli asset finanziari determinati in un arco temporale prestabilito. Un altro esempio di patrimoniale “pura” è il bollo auto che colpisce il possesso dei veicoli.
Tra le cripto-patrimoniali si potrebbe annoverare l’imposta sulle successioni e donazioni, che assoggetta a tassazione gli “arricchimenti senza causa”, in quanto conseguiti a titolo gratuito. Una segnalazione merita poi l’Ires sui fabbricati a disposizione degli enti non commerciali: la contiguità con la patrimoniale sta nel fatto che il tributo si applica su un reddito (la rendita catastale) puramente figurativo. [...]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dario Deotto
Luigi Lovecchio
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